martedì 28 settembre 2010

Cappello a cilindro - Dancing Cheek to Cheek - Fred Astaire and Ginger Rogers



Meravigliosi, inarrivabili, divini! Una coppia inimitabile che sembrava volare e non danzare. Una lezione di stile e di classe. La potenza del ballo elevata ad arte.

mercoledì 15 settembre 2010

RECENSIONE MENAGE di Emma Holly

Prima edizione: 1998 by Black Lace (inedito in Italia)

Formato: paperback

Ambientazione: contemporanea, USA

Genere: erotica

Voto/rating: 9/10 D.I.K.

Grado di sensualità: burning/ estremo



Kate corre con le sue Adidas per le strade di Philadelphia. Corre verso la sua bella casa dopo una giornata di duro ma produttivo lavoro nella libreria di cui è proprietaria, contenta per aver trascorso altre ore lontano da sé stessa e dalla sua solitudine, immersa in una fuga perenne. E’ una donna indipendente Kate, non ha bisogno di nessuno, si racconta; basta a sé stessa dopo che il marito l’ha abbandonata per una ragazzina appena diplomata. Entra nella sua dimora bicentenaria e si spoglia a mezzo, convinta di essere sola, poiché i due giovani universitari a cui ha affittato una stanza sono a lezione. Comincia a salire le scale quando dei gemiti soffocati provenienti dalla sua stanza la bloccano in corridoio. Riconosce l’espressione del piacere cercato e condiviso Kate, sa che dovrebbe fermarsi e andarsene. Ma non vuole, non può. Quei suoni di corpi in cerca di appagamento la attraggono inesorabilmente. Avanza, incerta ed eccitata insieme, e socchiude l’uscio: due uomini sono avvinti in un abbraccio bollente, bramosi di godimento. E lei non può che guardare e desiderare di essere parte anch’essa, per una volta, di un abbandono ai sensi di cui non è mai stata partecipe, ma solo spettatrice. Non le importa che Sean e Joe, i suoi coinquilini, stiano usando il suo letto, vuole solo non essere più un’esclusa. Vuole assaporare la carne delicata del romantico Joe, che sa essere infatuato di lei e conoscere cosa si prova a darsi ad un apparente cinico come Sean, che si dichiara gay ma che la provoca in continuazione. Sarà l’inizio di un viaggio sconvolgente e travolgente per i tre, che saranno costretti a confrontarsi coi propri démoni e con le proprie paure e comprenderanno presto due verità fondamentali: i giochi non sono mai solo tali e non è possibile separare il corpo dall’anima.

Inizia così, con un pugno allo stomaco, uno dei migliori romanzi erotici che abbia mai letto. Uno di quei libri che una volta chiusi ti rimangono dentro, indugiando nella mente come un profumo nell’aria. Come è tipico del genere ci sono diverse esagerazioni ed alcuni punti irrealistici, (i personaggi son quasi sempre belli, ricchi e di successo), poiché é assodato che le preoccupazioni materiali sono nemiche della passione e che nessuno riuscirebbe a sognare con dei protagonisti veramente brutti e sfortunati su tutti i fronti. Ma a parte i suddetti peccati veniali, questa è la storia di un terzetto favoloso, tre individui interessanti e affascinanti singolarmente, che però acquistano senso solo insieme. Una perfetta geometria di corpi e cuori che è incompleta senza uno qualsiasi dei tre lati del triangolo. Ben prima che certe trame diventassero di moda, senza alcun intento facilmente provocatorio e con una profondità rara e preziosa, Emma Holly scandaglia tre anime attraverso il sesso, che di volta in volta è tenerezza, lussuria, affetto, autopunizione, estraniamento, vendetta, dolore, esaltazione, fantasia, amore, unione. Ogni volta che Kate, Sean e Joe si toccano e si congiungono, in varie combinazioni e situazioni, noi apprendiamo qualcosa su si loro. Capiamo insieme a loro, soffriamo insieme a loro, sogniamo insieme a loro. Le scene erotiche, forti, potenti e mai noiose, in nessun caso sono solo fini a sé stesse, bensì fanno parte di un percorso di crescita dei personaggi e dei rapporti nelle relazioni. Tutti e tre diventeranno adulti alla fine del romanzo, dopo aver lasciato cadere le maschere e le corazze per perdersi gli uni negli alti, anche correndo il rischio di perdere sé stessi e gli altri. E come in tutte le evoluzioni ci saranno delle scelte da compiere, dei prezzi da pagare, delle rinunce da effettuare. E in questo cammino anche noi, come Kate, non riusciremo ad rimanere semplici spettatori, ma diverremo involontari attori in una recita che è solo in parte finzione e per il resto parla alla nostra parte più intima, dove fantasie e desideri inconfessati si fondono con la necessità di essere disperatamente voluti ed accettati da qualcuno.

Kate è una persona che si illude di poter essere una monade, dopo che la famiglia prima e il marito poi, l’hanno fatta sentire una pessima imitazione di femmina, una mezza donna che si deve accontentare degli scarti. Sean è un ragazzo difficile e scontroso, proveniente da una famiglia disgregata che ha ricevuto poco affetto e che ha imparato presto a badare a sé stesso, proteggendosi dalla sofferenza con un muro impenetrabile. Joe, il più equilibrato dei tre, sente però la necessità di dimostrare il proprio valore a chi lo considera un ragazzo poco determinato e soprattutto a Kate, che lui ritiene la donna della sua vita. Tutti e tre sono alla ricerca di sé stessi e di qualcuno a cui in fondo, aprirsi e sottomettersi e ciò che troveranno non era quello che avevano preventivato o programmato. Le catene dei sentimenti e dei sensi, sono molto più resistenti e limitanti di quelle di metallo. Ti avvolgono e ti imprigionano senza che tu te ne accorga, come un serpente tra le sue spire. Però in fondo, è in questo tipo di limitazione che si scopre la vera libertà: quella di decidere di essere noi e non più solo io.

Un libro commovente, intelligente e intrigante, mai facile o scontato né tantomeno volgare, poiché Emma Holly è davvero magistrale nell’erotico, come poche altre scrittrici. Consigliatissimo per chi ama il genere o vuole provarlo e per chi non ha problemo con il sesso molto esplicito. Onestamente l’ho trovato molto romantico e sentito, più di altri romanzi dichiaratamente sentimentali. E confesso di averlo letto più di una volta...

martedì 14 settembre 2010

L'ultimo samurai - scena della vestizione prima della battaglia.




Una scena di elegante e rarefatta sensualità, che ci ricorda come i sentimenti più profondi vengano espressi con estremo pudore senza per questo essere meno intensi.

domenica 5 settembre 2010

RECENSIONE LA DODICESIMA VITTIMA (Blood Game) di Iris Johansen +RECENSIONE OLTRE LE APPARENZE (Blood Born) di Kathryn Fox

Prima edizione: 2009 by St. Martins’ Press

Edito in Italia da: Leggereditore, agosto 2010,

Formato: Trade paperback

Traduzione di: Giulia Antioco

Ambientazione: contemporanea, USA


Genere: romantic suspense/ paranormal


Voto/rating: 7+/10






Prima edizione: 2009 by Harper


Edito in Italia da: Leggereditore, luglio 2010

Formato: Trade paperback

Traduzione di: Stefania Rega

Ambientazione: contemporanea, Australia

Genere: medical thriller

Voto/rating: 8,5/10





Una linea scarlatta: sottile sul collo di Giverny Hart, profonda e leggermente sfrangiata su quello di Nancy Jo Norris. Due giovani corpi costretti a una morte precoce da carnefici invisibili e imprendibili. Il sangue di Giverny intrappolato all’interno, quello di Nancy Jo sparso e raccolto in sacrificio; un sangue che grida vendetta, un sangue che chiede giustizia. Un sangue che sporca le mani di uomini feroci e prepotenti, uomini che si arrogano il diritto divino di prendere vite solo per il proprio piacere e il proprio divertimento. Ed è il sangue ad unire due donne in due continenti diversi: Anya Crichton, patologa forense in Australia ed Eve Duncan, scultrice forense, negli Stati Uniti. Anya lotta contro il tempo e contro un sistema giudiziario che tutela i colpevoli e offre in olocausto le vittime, per salvare altre giovani donne dalla violenza dei fratelli Harbourn, stupratori e assassini per diletto che nessuno riesce mai ad incastrare. La piccola Giverny, nemmeno maggiorenne, non è riuscita a sopravvivere ed è stata inghiottita da un male dilagante che sembra più forte di qualsiasi bontà e di qualsiasi possibilità di vera redenzione, ma Anya non vuole né può arrendersi e non rinuncia a perseguire giustizia e verità. Così come Eve Duncan, nonostante gli anni di sofferenze, di umiliazioni e di vicoli ciechi, non abbandona le ricerche del cadavere della figlioletta settenne rapita da un assassino senza nome e senza volto, eppure presente come un cancro nella sua vita. Il ritrovamento di Nancy Jo Norris, sgozzata non lontano dalla sua abitazione, trascinerà Eve, il compagno Joe Quinn detective della polizia di Atlanta, e la figlia adottiva Jane in una nuovo incubo in cui gli spiriti dei morti e le anime dei vivi si uniranno per catturare Kevin Jelak, ennesimo serial killer prodotto dal sonno delle coscienze.

Considerato che sono dei thriller, non aggiungerò altro sulle trame di questi due nuovi romanzi, con cui ha felicemente esordito la nuova casa editrice Leggereditore, a partire dalle copertine accattivanti ed eleganti, dal formato maneggevole ma di pregio e soprattutto dal prezzo davvero contenuto. I libri pur nella diversità di stili, (asciutto, essenziale ed efficace quello della Johansen, meno controllato e con qualche sbavatura, ma più emotivo e nervoso quello dello Fox), e di genere, (romantic suspense con elementi paranormali quello della Johansen, medical thriller quello della Fox), ci raccontano una grande storia. Quella di donne che si battono per degli ideali, che credono che la giustizia non sia solo un concetto astratto ma qualcosa da conquistare ogni giorno, che non si lasciano corrompere né demolire, che non mollano quando tutti gli altri mollano, che cadono ma si rialzano sempre. Che si piegano ma non si spezzano. Irritandoci, facendoci riflettere, commuovendoci

Sono sorelle Anya e Eve, con le loro fragilità e le loro certezze, con la loro frustrazione di fronte a un mondo dominato dai maschi e da logiche maschili di sopraffazione ed aggressione. Non sono superdonne Anya ed Eve, sono donne capaci ma normalissime, donne che potremmo conoscere o che forse conosciamo senza saperlo. Così come le vittime in questi romanzi, quelle di cui nessuno parla nemmeno nella realtà, quelle che non hanno voce, diventano qui protagoniste e ci parlano. Descrivono un mondo da cui spesso, noi che leggiamo anche romance, cerchiamo di fuggire, sognando principi azzurri e regni dorati e lieti finali. Però, ogni tanto, è bello confrontarsi non con donne che trovano la realizzazione in un uomo né che hanno bisogno di essere salvate dall'eroe di turno. Anya ed Eve si salvano da sole e gli uomini sono dei partner scelti consapevolmente e non per mero ed anonimo bisogno. Perché siamo noi donne che perennemente combattiamo, spesso senza appoggi, le battaglie più grandi.



Se volete leggere due bei libri coinvolgenti scritti da donne, per le donne e che nulla hanno da invidiare a quelli scritti da colleghi uomini provate La dodicesima vittima e Oltre la apparenze, il primo ha una parte sentimentale più sviluppata e centrale alla trama, il secondo è un vero giallo forense teso, coinvolgente ed emozionante che vi conquisterà. Io credo che le amerete...