venerdì 29 ottobre 2010

martedì 26 ottobre 2010

Cosa piace fare ad Amélie



Un altro film meraviglioso e una protagonista con cui ho molto in comune...

martedì 5 ottobre 2010

RECENSIONE MUORI PER ME (Die for me) di Karen Rose

Prima edizione: 2007 by Vision

Edito in Italia da: Leggereditore, settembre 2010

Formato: Trade paperback

Traduzione di: Arianna Gasbarro

Ambientazione: contemporanea, USA

Genere: romantic suspense

Voto/rating: 8,5/10



Un corpo immobile, abbandonato in un sonno indotto, ignaro della sua condizione e che quelli saranno gli ultimi sogni che farà. Pian piano, il risveglio: la confusione, lo spaesamento, i ricordi che riaffiorano faticosamente. Infine la consapevolezza, degli arti legati strettamente, del luogo squallido da cui non ci sarà fuga, dell’odore della paura che aleggia nell’aria. Poi giunge il carceriere, calmo, sicuro, eccitato. Prepara i suoi strumenti di lavoro, strumenti di tortura per le sue vittime, strumenti di estasi per lui. Incidere la carne, strappare gli organi, separare i tendini dalle ossa, e ascoltare le grida e le suppliche di quei corpi impotenti, vederli contorcere dal dolore e dalla disperazione. Vederli infine cedere alla morte e registrare quel momento in cui si passa dallo strazio supremo al nulla assoluto: il culmine di ogni piacere.
Corpi immobili, massacrati, celati dalla terra nel loro orrore, composti come effigi. Corpi che una volta erano persone, che erano figli, compagni, amici di qualcuno. Vito Ciccottelli detective della polizia di Philadelphia e Sophie Johannsen archeologa specializzata nel medioevo, che è stata chiamata come consulente, sono pietrificati e angosciati dalla scoperta di un terribile cimitero di senza nome. Una scoperta casuale eppure drammatica, l’opera di un serial killer spietato, l’opera di un essere che di umano non ha più nulla. Un assassino che potrebbe scegliere proprio Sophie come prossima preda.
Vito e Sophie sono due anime delicate, sotto una scorza di una certa durezza, due persone che hanno avuto la loro bella dose di sofferenza, due persone in fondo sole, ma anche due persone che vorrebbero amare ed essere amate, che cercano quella casa che solo il cuore può dare. Due individui che nonostante i loro limiti e le loro fragilità si getteranno in quell’avventura senza paracute che è innamorarsi, perché di fronte agli abissi dell’orrore e della depravazione più assoluta, sono l’amore e la luce a dover prevalere.

Iniziare a leggere questo libro, significa non riuscire a staccarsene, ti inchioda fino all’ultima pagina e si entra in una sorta di apnea che ci permette di espirare solo all’ultima pagina. Karen Rose è un’autrice straordinaria, con un talento naturale per il thriller e un raro dono per la scrittura. Lo stile è semplice e mai banale, molto curato eppure estremamente evocativo, con poche parole si è già immediatamente dentro la storia e la si vede in technicolor, quasi si percepiscono gli odori. Inoltre la Rose è bravissima nel creare e definire nettamente, con qualche pennellata, tutti i personaggi, da quelli minori ai principali, riuscendo a tenere le fila di un racconto ricco e complesso e delle sue tante voci senza mai perdersi e soprattutto senza perdere di verosimiglianza e complessità. E’ evidente che dietro il romanzo c’è molto studio, niente è approssimativo o vago in Muori per me, tutti i dettagli sono curati e contribuiscono a mantenere alta la tensione.

I protagonisti sollecitano immediatamente e abilmente l’identificazione: Vito bello, forte, ma anche sensibile, generoso, passionale; Sophie bellissima, intelligente colta, ma insicura, insoddisfatta e ferita. Vogliono sentire l’amore fluire nei loro corpi e nelle anime, desiderano far vivere quella parte del loro cuore che è andata in letargo, nonostante tutta la bruttura che li circonda, nonostante il pericolo e la morte li seguano dappresso. Non vogliono arrendersi, né dichiararsi sconfitti di fronte al male e all’egoismo supremo dei mostri: dichiarati o sotto mentite spoglie. Certo, la loro relazione è in qualche modo secondaria alla trama gialla e non potrebbe essere altrimenti, così come Sophie da una parte è un po’ troppo perfetta e dall’altra è un po’ troppo ingenua e inconsapevole, ma questi sono peccati veniali che non inficiano minimamente la qualità del libro.

La Rose mette tanta carne al fuoco, sorvegliandone attentamente la cottura e oso dire che di amore qui ce ne è molto, anche se non si tratta solo di quello romantico. C’è l’amore per il proprio lavoro, l’amore nei confronti dei colleghi e degli amici, l’amore per le vittime senza nome che attraverso le cure del medico legale e le indagini dei poliziotti riacquistano la loro dignità rubata e violata e possono riposare in pace, l’amore per le famiglie di sangue e quelle cercate. Le scene di Vito con i nipoti e i fratelli sono tenere e commoventi, come sono toccanti quelle di Sophie con gli zii e la nonna, che sono diventati i suoi genitori dopo l’abbandono della madre. Un amore necessario, direi, per contrastare la potenza del personaggio dominate di Muori per me: un serial killer tra i più terribili ci cui abbia mai letto e che tuttavia risulta ipnotizzante come lo sguardo del cobra prima di colpire. L’autrice ci fa entrare nei recessi della sua mente perversa con assoluta naturalezza e con grande acume, legandoci al punto da renderci quasi complici, perché per quanto inorriditi, è impossibile smettere di seguirlo.

Se amate il thriller e il romantic suspense, che lo ricordiamo non è affatto un romance, non perdetevelo, la scrittrice è talmente brava da coniugare il lieto fine con una storia drammaticissima.
Da comprare, immediatamente (anche perchè costa solo 10 euro a fronte di quasi 600 pagine...).

Potete leggere un estratto qui:


http://www.fanucci.it/catalogo/1028/files/EstrattoMuoriperme.pdf

lunedì 4 ottobre 2010

domenica 3 ottobre 2010

venerdì 1 ottobre 2010

Oggi sono ospite su Parole e pensieri in libertà!

Nonostante io sia riservata all'eccesso, la cara Libera mi ha invitata sul suo blog per presentarmi insieme ad altre autrici che pubblicano a puntate sul web e io ho accetato volentieri. E' un' iniziativa lodevole e interessante che mi ha permesso di conoscere altre scrittrici della rete.

http://freecora.splinder.com/post/23388064/blog-a-puntate