Edito in Italia da: Mondadori, I Romanzi Emozioni no.17, maggio 2010
Ambientazione: Inghilterra/Irlanda 1775
Livello di sensualità: hot (bollente)
Voto/rating: 7,5/10
Immaginate un buio fitto, un’oscurità impenetrabile, ogni assenza di vita e di colore. Immaginate, se vi è possibile, il nulla. E se non ci riuscite, pensate a quanto di più vicino possibile a quelle tenebre esista. Ecco, questo è ciò che troverete dentro quel recipiente, chiamato incongruamente anima, di James Killoran. Le cose forse hanno un’anima, così come certamente l’hanno gli animali e molte persone, ma non tutte. James Killoran, a quanto pare, è fra queste ultime. Se mai avesse un'anima la venderebbe al diavolo, non tanto per vil denaro, quanto per provare qualcosa, oltre alla noia assoluta che lo attanaglia. Nessun eccesso o gozzoviglia riesce a strapparlo da questo torpore, così che quando casualmente, in una locanda, incontra una giovane che ha appena ucciso lo zio, se ne assume la colpa, non come gesto cavalleresco, ma per farsi due risate.
Emma Langolet bella e ricca ereditiera orfana, cresciuta con privazioni, rinunce e preghiere dal libidinoso zio e dalla severissima quanto avida cugina, non riesce a comprendere se deve sentirsi più turbata per aver tolto la vita allo zio, peraltro per legittima difesa dato che lui intendeva assassinarla onde impossessarsi della sua eredità, o per essere stata salvata da un gentiluomo splendido quanto chiaramente perfido e con tali assurde motivazioni. Forse Emma non è così buona come ritiene di essere, poiché il sangue che le macchia le mani non la sconvolge come dovrebbe e il suo senso di colpa è pressoché inesistente. Peggio ancora, dopo che Killoran le ha procurato un lavoro come governante, lei tenterà nuovamente di ammazzare un altro maschio in preda a raptus ormonale. Fortunatamente non ci riuscirà, ma Killoran verrà nuovamente in suo soccorso, questa volta chiedendole un congruo prezzo: divenire il mezzo attraverso il quale ottenere vendetta. Difatti oramai nella vita decadente e dissoluta di James non c’è nient’altro, né il sesso, né il potere o la ricchezza lo coinvolgono o lo emozionano, solo il desiderio di vendetta lo fa pulsare, avvolgendo come la carne di una donna innamorata. E ad essa è pronto a sacrificare tutto o quasi. Anche quel bocciolo delicatissimo e fragilissimo che è il legame con Emma, un regalo inatteso, e non voluto, del destino.
La trama di questo romanzo, come nello stile della Stuart, presenta diversi ed interessanti personaggi di contorno, benissimo tratteggiati e un intersecarsi di vicende primarie e secondarie, fino ad un finale decisamente più forte e convincente dell’inizio. Quasi nessuno è veramente innocente, però in compenso di cattivi e perfidi ce n’è a bizzeffe ed è questo il punto di forza del libro. Questo e Killoran, che da solo varrebbe la lettura. Un bastardo, infingardo, scellerato e infame come pochi. Insensibile, egoista, egocentrico, manipolatore e opportunista. Un eroe nero e torbido, che non si redimerà nemmeno alla fine. Un maschio che non vi chiederà scusa e che non ve ne risparmierà una. Che vi farà soffrire e vi sfrutterà per i suoi scopi, per poi abbandonarvi al vostro destino. Ma nel frattempo vi farà piangere e sospirare e gemere, nonché raggiungere l’estasi. Insomma, in poche parole, assolutamente meraviglioso. Killoran è al di là del male, in una specie di cono d’ombra dello spirito dove c’è l’assenza di tutto e il timore di nulla, ma anche dove la zona di luce è pericolosamente vicina. Su questo confine sottile gioca principalmente ed abilmente la Stuart, ovvero sul farci intravvedere che dopotutto Killoran non è totalmente malvagio e che potrebbe essere salvato dalla donna giusta. E noi, come la povera Emma, tiriamo fuori dall’armadio la nostra divisa da crocerossina e ci buttiamo nell’impresa, convinte che sì, ce la faremo. Emma forse ce la farà, noi di certo no, purtroppo la lettura terminerà con la certezza che se questi uomini nella vita reale ci avrebbero già spinto ad atti inconsulti, tuttavia nella finzione risultano estremamente affascinanti. Nonostante la grande ed indubbia bravura della scrittrice, specie nei dialoghi, ed alcune scene davvero magiche (come la partita a carte), i meriti del romanzo a mio avviso terminano qui. La trama è piuttosto incredibile e forzata in diversi punti, situazioni e personaggi sembrano spesso schematici e tipici di un impianto romance di qualche tempo fa e soprattutto Emma non è assolutamente un’eroina degna di Killoran. E’ pur vero che Killoran sovrasta tutti di parecchie spanne, ma Emma risulta scialba, poco interessante e debole per stare alla pari con lui. Onestamente non mi è chiaro quali siano le qualità, tanto in positivo che in negativo, della giovane che dovrebbero indurre un tipo come Killoran a capitolare e ciò fa perdere parecchi punti al libro. Come anche il fatto che la Stuart ci ripeta come siano i personaggi, piuttosto che mostrarcelo. In conclusione un libro di atmosfera, poco rassicurante con un protagonista fenomenale, che da solo si meriterebbe un 12 come voto.
In coda a questa recensione vorrei dedicare due righe alla sospensione della collana Emozioni, di cui questo sarebbe quindi l’ultimo volume. Non conosciamo le ragioni che hanno portato a questa decisione, ma spero vivamente che la Mondadori ci ripensi e si accorga di aver preso un abbaglio. Per tutte noi questa collana è nata quest’estate con Simply Perfect di Mary Balogh e subito è stata amata quasi incondizionatamente dalle lettrici, nonostante la difficoltà di reperibilità. Grandi autrici, grandi romanzi in versione integrale, belle copertine, carta ed impaginazione raffinate. Ci avete fatto sognare, ci avete fatto sentire delle lettrici si serie A: non portateci via tutto questo.
Sono abbastanza d'accordo con te, il protagonista è magnetico ma lei non si regge!!! La trama in certi punti è lenta in altri è più veloce, nel complesso non mi ha soddisfatto molto e pensare che ne avevo sentito parlare così bene!
RispondiEliminaCiao.
Francesca
Anch'io sono rimasta un poco delusa e Killoran è la parte più convincente della storia, gli dà un'intensità che il resto della trama e dei personaggi non ha. In ogni caso la Stuart è una grande autrice e vale semrpe la pena di leggere i suoi libri.
RispondiEliminaUn saluto.