sabato 8 ottobre 2011


LARA ADRIAN IN TOUR
UN RESOCONTO TRA L'EMOZIONATO E IL DIVERTITO


A ROMA

A volte i sogni si avverano. Magari non quelli ambiziosi, che custodiamo gelosamente nel nostro cuore, ma quelli piccoli, come passerotti che sbattono le ali nei primi tentativi di volo. E che ci regalano il sorriso inaspettato capace di rischiarare una giornata. Per me, questo fine settimana, è stato poter incontrare e presentare a nome di Isn’t It Romantic? un’autrice che amo molto e che dubitavo di aver mai l’occasione di conoscere, nonché condividere il mio entusiasmo e la mia passione con altre lettrici e lettori (sì, al maschile, avete letto bene). Dovermi mettere i tacchi per non sfigurare troppo con la scrittrice che è alta ha rappresentato un prezzo irrisorio da pagare.
A conclusione di un tour italiano fitto di date, Lara Adrian ha salutato lo stivale con due date romane: sabato alla libreria Fanucci e domenica alla libreria Nuova Europa ai Granai. In entrambe le occasioni, scortata dal marito, un gentleman nell’apparenza come nei modi, Lara è arrivata in perfetto orario, mostrandosi sorridente e disponibile anche se era veramente esausta. Qualche attimo prima di iniziare la presentazione le ho chiesto se stesse bene, perché appariva provata e lei mi ha soavemente risposto che la stanchezza non importava, le lettrici erano lì per vederla e dovevano avere il meglio da lei. La frase l’ho udita solo io, però in qualche modo è giunta a tutto il pubblico che ha percepito la sua generosità, la sua semplicità, la sua reale voglia di comunicare.
Coadiuvata dal traduttore, Lara non si è tirata indietro di fronte a nessuna domanda, nemmeno a quelle più pruriginose, tanto che a un certo momento ci siamo fatti delle crasse risate tutti insieme quando si è trattato di approfondire la questione “scene hot” e guerriero preferito con cui trascorrere una notte di passione” (io ho dichiarato il mio imperituro amore per Tegan, guadagnandomi sorrisetti di complicità da parte delle lettrici, ma Lara si è rifiutata di fornirmene i recapiti, peccato!).
Ora sappiamo che Andreas, il playboy protagonista de Il bacio eterno, ultimo volume della saga in libreria, è tedesco in omaggio alla madre della Adrian. Negli Stati Uniti, infatti, i tedeschi sono rappresentati sempre e solo i cattivi, mentre lei voleva creare un personaggio positivo con quelle origini. Per renderlo credibile ha dovuto destrutturarlo in maniera consistente, così come ha fatto per Sterling Chase (il cui romanzo arriverà più avanti in Italia) nonostante sapesse sin dal suo apparire nel secondo libro che era destinato a diventare protagonista. La sua compagna non sarà Elise, come molti si aspettano, ma un personaggio nuovo e giovane da tutti i punti di vista; secondo Lara, Sterling aveva bisogno di un’eroina senza un bagaglio pesante sulle spalle. Le protagoniste femminili, d’altra parte, stanno acquistando sempre più importanza e forza, anche fisica, nella saga e Lara ha annunciato che alla fine del decimo libro ci sarà un cambiamento sostanziale che farà prendere alla serie la direzione di una “next generation”, tipo Star Trek. A questa affermazione la curiosità si è impennata ma l’autrice si è rifiutata di aggiungere altro per non rovinare la sorpresa.
Con molta sportività, la Adrian non si è risentita per i continui paragoni con la Ward, che ammira molto, dichiarando che ciascuna ha il suo stile peculiare e il suo universo narrativo e che c’è spazio per tutti; comunque ha smesso da tempo di leggere le recensioni ai suoi libri, rischiava di impazzire e per la sua tranquillità mentale preferisce astenersi, concentrandosi invece sulla scrittura nella quale si immerge al punto di dimenticare tutto il resto.
Gli argomenti trattati sono stati moltissimi e mi scuserete se ne ho tralasciati diversi; agitazione a parte ciò che porto con me di questi due incontri sono impressioni, immagini, tatuate nelle mia mente come i dermoglifi dei guerrieri della Stirpe.

La naturalezza della Adrian, la sua infinita pazienza nel firmare anche dieci copie a testa dei suoi romanzi e a farsi fotografare da chiunque glielo chiedesse anche più volte; l’atmosfera piacevole e piena di energia che si è creata in entrambe le librerie; l’attenzione a volte rapita degli spettatori; il colloquio spontaneo tra tutti noi; l’interesse genuino che correva in entrambe le direzioni: da noi a lei e da lei a noi; il confrontarsi senza paura o complessi anche su temi più alti e sulla letteratura di genere e non. Infine gli sguardi, una moltitudine composita, varia e intensa. I più belli per me: quelli tra la Adrian e il marito, simbolo di un’intesa profonda che dura da venticinque anni; lo sguardo finale di Lara mentre ci ringraziava dicendoci che le parole non bastavano ad esprimere la soddisfazione che noi come pubblico le davamo. Infine i nostri, quelli di noi lettrici e lettori, complici nel condividere il piacere segreto di un universo fantastico che ci rapisce e ci accompagna nella vita di tutti i giorni, sia tra di noi sia con colei che ci regala questo mondo parallelo in cui fuggire per sognare, emozionarsi e tornare sulla terra più carichi di prima.
Per coloro che non hanno potuto esserci qui di seguito troverete un piccolo divertente video, che include anche i saluti di Lara e poi diverse foto, tra cui una con le tre Grazie o forse con le tre dell’Ave Maria (senza pistole) Antonella, Vale e Maet. Fatevi due risate!


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